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Sentiero "Alfredo Benini"; gruppo di Brenta

Itinerario attrezzato che si svolge tra i 2500 e i 2900 metri di quota, per la maggior parte su cengie naturali. E' il prolungamento verso nord della "Via delle Bocchette". Abbiamo avuto la fortuna di percorrerlo in una giornata splendida dell'estate 1992 ed è stata un'escursione di grande soddisfazione.

E' l'agosto del 1992 quando il nostro piccolo gruppo di amici raggiunge in cabinovia il Passo del Grostè, dove comincia il Sentiero Benini. Verso nord il panorama è dominato dalla Pietra Grande (m.2936) mentre più lontano si scorge il Cevedale. Un primo tratto in salita conduce all'inizio dell'itinerario attrezzato. Una lunga cengia passa sotto la Cima Grostè e la Cima Falkner, passando per la Bocchetta dei Camosci (m.2774) e la Bocchetta Alta (m.2885). Dalle bocchette si ha una bella vista sulla Presanella. Corde fisse e buoni appigli facilitano la discesa di una parete alta circa 50 metri. In prossimità della Cima Sella (m.2919) raggiungiamo il punto più alto dell'itinerario.
Da qui scendiamo su ghiaione e nevai fino al gradino roccioso posto a sbalzo sul ghiacciaio del Tuckett. A questo punto la pendenza del ghiacciaio sembra rilevante ma è solo un'effetto ottico. Corde fisse e scalette aiutano a scendere alla Bocca del Tuckett (m.2649). Scendiamo lungo il ghiacciaio, che nell'estate del 1992 era ancora di dimensioni apprezzabili, fino ad incontrare il sentiero che ci porta ai Rifugi Tuckett e Sella (m.2272). Dopo una sosta, iniziamo la lunga discesa per Vallesinella e Madonna di Campiglio.


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