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Viel del Pan; Val di Fassa, Dolomiti
Anna e Andrea, 25 agosto 2020

Il sentiero del Viel del Pan è a saliscendi poco marcati fin quando inizia la discesa verso il lago Fedaia. Un minimo di attenzione occorre farla quando, in vista del lago, il sentiero attraversa un pendio un pò ripido con un paio di punti esposti in cui sono state poste corde fisse. Il sentiero, sicuramente non largo, rimane comunque ben tracciato.
Spesso, lasciata l'auto a Canazei o Alba, si torna con la corriera dal lago Fedaia. Nell'estate 2020 al pomeriggio c'era una corsa ogni ora.
Il Viel del Pan si chiama così perché era un percorso commerciale nei secoli in cui non esistevano le strade. I tedeschi lo chiamano Bindelweg dal nome di un loro connazionale che lo fece sistemare.

Partiamo dal Col dei Rossi (m.2383), raggiunto con la funivia da Alba di Canazei. Ci si può arrivare anche in funivia da Canazei, oppure dal Passo Pordoi con un tratto del sentiero 601, oltre che a piedi da Canazei.
Nella parte alta ci si muove su arenarie e conglomerati derivanti dallo smantellamento di rocce vulcaniche e dunque il sentiero è su terra battuta tra i prati, avendo a sinistra le soprastanti rocce della catena Sas Ciapel-Mesola-Padon e a destra il panorama sulla Marmolada. Le modeste cima soprastanti, quando sono erbose, sono facilmente raggiungibili con sentierini.
Alle forcelle si aprono scorci sul Piz Boè e sul gruppo Fanes. Voltandosi si può vedere il gruppo del Catinaccio mentre di fronte c'è la parete nord-ovest del Civetta.

Dal Col dei Rossi si scende brevemente al rifugio Belvedere, si risale altrettanto brevemente al Col de Cuch dove si trova il rifugio Baita Fedarola (e dove arriva il sentiero dal Passo Pordoi), poi si prosegue a saliscendi fino al grande rifugio Viel del Pan (m.2432). Da esso si prosegue a mezzacosta, si scavalcano due crinali principali e si arriva all'intaglio detto Col de Paussa (m.2415).
Prima del rifugio Viel del Pan, guardando sui prati che scendono verso la Val di Fassa, abbiamo visto in lontananza dei cervi. Agli stambecchi ormai siamo abituati ma vedere cervi in libertà per noi è sempre un'eccezione.
Proseguendo dal Col de Paussa verso est-sud-est dopo un tratto in leggera discesa si trova un bivio: a sinistra si sale a Porta Vescovo, a destra si scende ripidamente, ora su terreno calcareo, verso il lago Fedaia (m.2053). Del tratto finale della discesa abbiamo già detto.

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