SARDEGNA : l'Est (Cala Luna, Monte Tiscali, Genna Silana, Sa Pedra Longa, Orgosolo) - luglio 2003


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La meta più conosciuta di questa parte della Sardegna è probabilmente il Golfo di Orosei.
Qui, non distante da Cala Gonone si trovano la Grotta del Bue Marino e la spiaggia detta Cala Luna.
Noi siamo arrivati a Cala Luna in battello: avremmo preferito raggiungerla con il sentiero costiero ma il gran caldo estivo ce lo ha sconsigliato.
La prima parte della Grotta del Bue Marino è veramente spettacolare: le concrezioni rocciose si riflettono in acque profonde pochi metri ma l'effetto è di una profondità ben maggiore! Il nome ricorda la presenza della foca monaca (bue marino) che però non vive più qui dal 1982.

Il Villaggio di Tiscali si trova invece in cima al monte omonimo (m.516) ed è raggiungibile solo a piedi. Noi ci siamo arrivati da Dorgali percorrendo in auto la Valle del rio Flumineddu fino al ponte sul torrente, in vista della gola di Gorropu, e proseguendo poi per il sentiero della Scala di Surtana per circa 2 ore.
Il villaggio viene convenzionalmente definito nuragico ma in realtà non si sa con certezza la sua origine. Alcuni elementi costruttivi sono infatti differenti dalle costruzioni nuragiche.
Attenzione però: l'escursione a piedi è suggestiva, la posizione del villaggio è molto caratteristica perché si trova all'interno di una grande cavità carsica ma delle costruzioni è rimasto in piedi poco.

Tra Dorgali e Baunei, lungo la statale 125 Orientale Sarda, si attraversano paesaggi montani fatti di boschi e rocce calcaree. Si tocca il punto più alto ai 1017 metri del passo di Genna Silana.

Scendendo verso Santa Maria Navarrese e Arbatax ci si avvicina al mare. Con la deviazione per Sa Pedra Longa si arriva ad una baia in un caratteristico paesaggio di mare e rocce calcaree.

A diversi chilometri dal mare, nel cuore della Barbagia si trova il paese di Orgosolo. Questo centro abitato è noto ai turisti per l'alto numero di murales (circa 150) che ornano le facciate delle case.
A partire dal 1975 un insegnante di educazione artistica iniziò, assieme ai suoi allievi, a decorare con murales le facciate delle case. Da allora altri artisti ed allievi si sono alternati in questa attività, dipingendo murales soprattutto con soggetto politico e sociale.


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